Il rogo della cattedrale
L’incendio di Notre-Dame è spento. “Ora tocca agli esperti”, ha detto Gabriel Plus, portavoce dei vigili del fuoco di Parigi, spiegando che “il fuoco si è diffuso molto rapidamente su tutto il tetto”, una superficie di circa mille metri quadri.
Ora bisogna monitorare le strutture, il loro movimento e spegnere eventuali focolai residui, ha detto Plus aggiungendo che una parte della volta è crollata nella navata centrale e che cento pompieri “sono ancora impegnati e lo saranno tutto il giorno”.
Con grande stupore delle persone arrivate al mattino presto, i danni sono poco visibili dall’esterno. Il grande rosone della facciata sud, lato Senna, è intatto. Ma il portone spalancato rivela un cumulo di macerie annerite, i resti del telaio del tetto crollato. E le immagini aeree restituiscono la misura dei danni.
Le dodici statue monumentali che ornavano il tetto di Notre-Dame sono scampate per poco al disastro, visto che la scorsa settimana erano state portate a Perigueux per essere restaurate.
La cattedrale, il monumento più visitato d’Europa, è un sito del patrimonio mondiale dal 1991. Tra i 12 e i 14 milioni di turisti visitano ogni anno questo capolavoro dell’architettura gotica situato sull’île de la Cité. Nella notte sono cominciate ad arrivare le donazioni: la famiglia del miliardario Pinault, che controlla il gruppo di lusso Kering, ha annunciato che donerà 100 milioni di euro, il gruppo Lvmh, l’altro gigante francese di lusso, 200 milioni e il municipio di Parigi 50 milioni di euro.