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Shoes polisher, Rocky II, etc, Piccadilly, 1980. (William Klein)
Georgina Cooper, 1996. (Corinne Day, The Corinne Day archive)
Soho, 2011. (Anders Petersen)
Men hidden their faces , 69 Sauna & Massage. (William Klein)
Soho, 1968. (Kelvin Brodie, Times Newspapers Ltd)
Untitled, dalla serie The undressing room, 1968. (John Goldblatt)
Untitled, dalla serie The undressing room, 1968. (John Goldblatt)
Rose in gold trousers, 1993, per la rivista The Face. (Corinne Day, The Corinne Day archive)
Looking for love, 2019. (Daragh Soden)
Soho, 2011. (Anders Petersen)
Untitled, dalla serie The undressing room, 1968. (John Goldblatt)
The Colony Room club, 1999-2000. (Clancy Gebler Davies)
The Colony Room club, 1999-2000. (Clancy Gebler Davies)

La ribellione di Soho

La fama di Soho è sempre stata legata all’industria del sesso, alla criminalità e alle esperienze culturali più radicali e alternative nate a Londra. Inoltre fin dal diciassettesimo secolo è stato l’approdo delle comunità di immigrati arrivate nella capitale britannica.

La mostra Shot in Soho, alla Photographers’ gallery di Londra fino al 9 febbraio, rende omaggio alla vitalità di questo piccolo quartiere nel West end, mettendo insieme i lavori di quei fotografi che ne hanno colto lo spirito caotico, complesso e in movimento. L’obiettivo dell’esposizione è anche quello di parlare di Soho come un luogo di resistenza, dove gli abitanti hanno combattuto contro la gentrificazione e per conservare il carattere disobbediente, diverso e imprevedibile.

Tra i lavori esposti ci sono gli scatti che William Klein realizzò per il Sunday Times negli anni ottanta, la serie Soho (2011) di Anders Petersen, le uscite notturne di Kelvin Brodie con la polizia, i camerini delle spogliarelliste di John Goldblatt, i servizi editoriali di Corinne Day per riviste come The Face e le serate di Clancy Gebler Davies al Colony room club. La mostra include anche il lavoro commissionato al giovane fotografo irlandese Daragh Soden.

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