Con la lente dell’ironia
Per i suoi vent’anni l’imprevedibile collettivo italo-svizzero Riverboom ha allestito una mostra nell’Appartement, uno spazio espositivo dedicato alla fotografia contemporanea che si trova all’interno della stazione dei treni della cittadina svizzera di Vevey. L’appartamento è stato arredato con “i maggiori successi” del collettivo: dalle sculture fatte con gli asciugamani alla serie Versus the world, che contrappone un paese o una città al resto del mondo, in una sorta di concorso visivo.
L’ironia e l’approccio ludico che caratterizzano tutte le creazioni dei riverboomer (Claude Baechtold, Edoardo Delille, Gabriele Galimberti, Serge Michel, Alexandre Tzonis e Paolo Woods) emergono in modo evidente anche in una serie di lavori inediti, tra cui una selezione dei libri mai pubblicati, come Too late pictures che teorizza la complessa arte degli scatti fatti troppo tardi, o Playbear “una rivista porno per panda in puro stile anni settanta: pare che una ragione per cui i panda rischiano l’estinzione è che non sono particolarmente eccitati e di conseguenza non copulano”, scherza Woods.
Convinti dell’importanza della collaborazione, i fotografi, registi, grafici, giornalisti e scrittori del gruppo provano a ricordarci che anche nei momenti più bui è vitale saper continuare a giocare, per riuscire a vedere l’assurdo del mondo che ci circonda. Riverboom 2002-2022, Greatest hits: coming home rimarrà in mostra fino al 16 febbraio. Tanti auguri Riverboom!