Il libro infinito
Lo spin-off è una pratica che normalmente vediamo applicata a prodotti seriali, cinematografici o televisivi, usata per sfruttare le potenzialità narrative, ma soprattutto commerciali, di una storia. Ma cosa succede se il concetto di spin-off è applicato a un libro, e nello specifico, a un libro fotografico?
Ci ritroveremmo a sfogliare un esperimento, come quello creato da Luca Reffo e Francesca Todde, cofondatori della casa editrice Départ pour l’image, che sono partiti dall’archivio di Yelena Yemchuk, artista nata a Kiev ma emigrata nel 1981 negli Stati Uniti, all’età di undici anni.
Yemchuk è una fotografa, regista e pittrice. Pur lavorando molto nella moda, il suo stile è segnato da una costante ricerca personale e artistica. I suoi ritratti sembrano appartenere a un tempo disconnesso, a una dimensione incantatoria fatta di nostalgia, ironia ed erotismo.
“Stimavamo il lavoro di Yelena per la sua anomalia” racconta Reffo. “Ci toccava per la permeabilità nei confronti del reale e per la limpidezza attraverso cui lo sguardo incontrava la vitalità del momento. In lei manca l’aspetto pretestuoso; nei suoi scatti, alla messa in scena si preferisce una sorta di incontro segreto con il vero”.
E circa un anno fa Yemchuk, Todde e Reffo hanno cominciato a lavorare insieme per capire a quali materiali attingere per il progetto, che sarebbe poi diventato il libro УYY, acronimo di Україна Yelena Yemchuk, dove Україна sta per Ucraina in ucraino. Alla fine hanno scelto l’archivio più personale dell’autrice, arricchendolo con i suoi disegni e dipinti, in modo da mettere in risalto tutte le peculiarità dell’identità artistica di Yemchuk.
Dopo la scelta del materiale, Todde e Reffo sono stati liberi di inventare dei rapporti tra le immagini e far emergere un racconto che procede a ritroso (si va dal terzo al primo capitolo). La sequenza di УYY è un flusso di coscienza in cui la narrazione si sviluppa attraverso più strati: quello delle immagini di Yemchuk, a cui si aggiungono l’editing e le diverse lavorazioni tipografiche guidate dalla coppia di editori. УYY parte quindi come un viaggio nella memoria che però esplode nell’incontro creativo tra più persone come una mise en abyme, una storia nella storia che promette di non finire e di portarci, ancora, altrove.
La lavorazione di УYY è anche una mostra, organizzata dallo Spazio Labò di Bologna e aperta fino al 5 aprile.