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(Lisa Sorgini)
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Le madri di Tamburi

Spesso la città di Taranto è associata all’ex Ilva, il più grande stabilimento siderurgico d’Europa. Costruita nel 1960, la fabbrica un tempo era motivo d’orgoglio, ma negli anni si è rivelata un disastro dal punto di vista ambientale, diffondendo agenti cancerogeni che, secondo diverse associazioni e studi, avrebbero provocato un aumento dei casi di tumore.

Con l’obiettivo di creare una narrazione diversa legata alla città, valorizzandone i luoghi e i suoi abitanti, lo scorso anno è nato Artlab eyeland, un grande laboratorio d’arte sul territorio. Quest’anno, dal 25 maggio al 30 giugno 2024, si svolgerà la seconda edizione, che prevede mostre, workshop e residenze artistiche. Non è un festival, come sottolineano il direttore artistico Giovanni Troilo e la curatrice Arianna Rinaldo, ma un luogo in cui s’incontrano artisti internazionali e persone del posto, che insieme creano opere e contenuti originali dedicati al tema “Terra madre”, intensa come “terra che crea, accudisce, femminile e politica”.

In occasione della manifestazione è stato chiesto alla fotografa australiana di origini italiane Lisa Sorgini di passare un mese a Tamburi, il quartiere più vicino allo stabilimento dell’ex Ilva, per realizzare dei ritratti alle madri e ai bambini della zona: “Molte di quelle donne lottano e manifestano ogni giorno per la salute dei loro figli”, spiegano gli organizzatori. Il progetto è stato realizzato anche grazie alla collaborazione con alcune realtà impegnate in attività culturali e sociali. “Sorgini ha trovato a Tamburi un luogo incredibilmente ricco di storia e tradizioni, fieramente orgoglioso della propria identità. Le persone che ha incontrato erano calorose, schiette e fiduciose per il loro futuro. I bambini sono stati sostenuti e nutriti attraverso le avversità da donne forti e reti familiari”, ha detto Rinaldo.

Dal 2016, anno in cui è rimasta incinta per la prima volta e ha perso sua madre, Lisa Sorgini fotografa donne in gravidanza o insieme ai loro figli. Tutto è nato dalla sua esperienza personale, quando si è resa conto di come la rappresentazione della maternità nei film e nei programmi televisivi fosse distorta e parziale, con le donne che affrontavano la gravidanza e la nascita di un figlio sempre con serenità ed equilibrio. Questa retorica non rifletteva la sua esperienza, né quella di molte madri che conosceva. Nelle sue immagini, spesso scattate in momenti in cui non succede nulla, di apparente banalità, Sorgini ritrae con grande dolcezza e franchezza “una delle esperienze umane più profonde, belle e intime, ma anche impegnative, implacabili e claustrofobiche dal punto di vista fisico ed emotivo”, racconta la fotografa.

Le foto di Sorgini scattate a Tamburi saranno esposte tra le vie della città vecchia di Taranto. Poi saranno in mostra al PhEst. Festival internazionale di fotografia e arte di Monopoli, dal 30 agosto al 3 novembre 2024.

Da sapere
Il festival

Artlab eyeland è un evento promosso e organizzato da PhEst, associazione culturale che da nove anni organizza il Festival internazionale di fotografia e arte a Monopoli, in collaborazione con il comune di Taranto, sotto la direzione artistica di Giovanni Troilo, la curatela fotografica di Arianna Rinaldo, quella per l’arte contemporanea di Roberto Lacarbonara e la direzione organizzativa di Cinzia Negherbon. Nel programma sono previsti quattro laboratori gratuiti di serigrafia naturale, fotografia, illustrazione e songwriting. Oltre a quello di Sorgini, saranno esposti i lavori di Nick Brandt e Caimi e Piccinni.


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