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Come si diventa direttore d’orchestra. Con Dario Garegnani, al teatro Valli. (Francesca Leonardi)
L’assemblea da zero a cento. Con Giacomo Petitti di Roreto, nella Tenda. (Francesca Leonardi)
Barbie siamo noi. Con Claudio Rossi Marcelli, al teatro Cavallerizza. (Francesca Leonardi)
Stop! Ora si gioca. (Francesca Leonardi)
Calcio al pratino. (Francesca Leonardi)
Come si diventa scrittrice. (Francesca Leonardi)
A che gioco giochiamo. (Francesca Leonardi)
Zone d’ombra. (Francesca Leonardi)
Voci dal passato. Con Niko Hafkenscheid, al Palazzo dei Musei. (Francesca Leonardi)
Poche vignette, storie perfette. (Francesca Leonardi)
Sgranate gli occhi. (Francesca Leonardi)
Ti scrivo una canzone. Con Ariete, il 12 maggio a Reggio Emilia poco prima dell’incontro. (Francesca Leonardi)

Tre giorni di scoperte

Con queste foto vogliamo raccontare la magia che è andata in scena dal 10 al 12 maggio 2024 alla quarta edizione del festival di Internazionale Kids a Reggio Emilia. Forse ne avete sentito parlare: è il primo festival italiano di giornalismo per bambine e bambini, ma è soprattutto una grande festa. Si svolge in alcuni luoghi bellissimi della città: i teatri Cavallerizza e Valli, il Palazzo dei musei, il Mapei stadium, i Chiostri di San Pietro e una piazza con una fontana che sembra fatta apposta per giocare con l’acqua. Quest’anno in piazza sono arrivati anche 500 metri quadri di morbido prato, per fare le ruote o sfogliare un libro su una sdraio.

Per tre giorni, durante il festival si entra e si esce da un posto all’altro per scoprire qualcosa di nuovo e per fare domande. Sulla Palestina, il femminismo, i fumetti, i granchi blu, l’intelligenza artificiale. Sull’Africa, il rugby, le Barbie, il Giappone, l’antifascismo, i peli. Sul diritto di cittadinanza, la filosofia, i social network, la moda veloce. Da una parte relatrici e relatori, dall’altra il pubblico più attento e più sorprendente che un festival possa desiderare. E che ha anche potuto assistere a uno spettacolo di musica e danza arrivato per l’occasione da Venezia, progettare poster per le campagne elettorali del futuro, cambiare punto di vista con una mostra di fotografia svedese, partecipare a un torneo autogestito di ping pong, fare un’intervista collettiva sul palco del teatro, chiedere ad Ariete come scrive le sue canzoni. Grazie a chi ha partecipato, viva Reggio Emilia!

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