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Sumeri di ieri e di oggi a Chibayiash, Iraq. (Tamara Abdul Hadi)
Lungo le sponde del fiume Eufrate, Iraq. (Tamara Abdul Hadi)
Calcio su cemento nella Valle della luna, Alessandria, Egitto. (Mohamed Mahdy)
Ritratti di famiglia all’ombra di una fabbrica di cemento, Alessandria, Egitto. (Mohamed Mahdy)
Una piscina naturale in Giordania. (Nadia Bseiso)
Una sorgente termale in Giordania. (Nadia Bseiso)
Beirut, Libano. Dalla serie L’epopea di Dalieh. (Roi Saade)
Mediterraneo, Libano. Dalla serie L’epopea di Dalieh. (Roi Saade)
In coda per l’acqua nel villaggio di Awled Dhifallah, Tunisia. (Zied Ben Romdhane)

Terre di resistenza

L’aria, il fiume, il mare e il suolo: tutto racconta la storia di un territorio che dal Nordafrica al Medio Oriente per decenni ha subìto le conseguenze del dominio coloniale, dei conflitti e dello sfruttamento delle risorse naturali. Cercando di ritrovare un filo rosso che unisce questa grande regione, cinque fotografi hanno provato a raccontare la vita delle popolazioni dell’area, alle prese con la crisi ambientale e con l’impoverimento e la frammentazione delle loro terre.

Partendo dalla Tunisia, con il lavoro di Zied Ben Romdhane sugli abitanti di alcuni villaggi che lottano per avere l’acqua potabile, e passando per l’Egitto, la Giordania e il Libano, si arriva alle zone umide all’Iraq, dove Tamara Abdul Hadi immagina una nuova narrazione per le persone che ci vivono. I lavori dei cinque fotografi sono riuniti nel progetto a cura di Roï Saade Air, river, sea, soil. A history of an exploited land, in mostra dal 17 ottobre al 3 novembre 2024 al Rifugio digitale, a Firenze, nell’ambito del festival Middle East now.

Arrivato alla sua quindicesima edizione, quest’anno il festival fiorentino dedicato alla cultura mediorientale contemporanea si svolge tra il 15 e il 20 ottobre 2024 e si declina intorno al tema delle “ecologie della resistenza”, nella convinzione che la crisi climatica e i conflitti siano profondamente intrecciati. Oltre a mostre e incontri, il programma del festival prevede la proiezione di 34 film e documentari, per un viaggio in Medio Oriente attraverso il cinema, la fotografia, il cibo e la musica.

(Marialaura Scatena)

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