A Barcellona migliaia di persone in fila per gli aiuti alimentari
El Periódico de Catalunya dedica la prima pagina all’aumento della povertà provocato dalle conseguenze dell’epidemia in Catalogna. Nella regione più ricca della Spagna, migliaia di famiglie che hanno perso le loro fonti di reddito a causa della chiusura delle attività e della crisi economica sono state costrette a rivolgersi per la prima volta alle mense dei poveri.
Il Banc dels Aliments ha registrato un aumento del 40 per cento delle richieste, e rispetto a marzo dell’anno scorso la distribuzione di aiuti alimentari è passata da duemila a tremila tonnellate. Alla Croce Rossa catalana ogni settimana arrivano diecimila richieste di aiuto in più. Le organizzazioni avvertono che stanno per raggiungere il limite delle loro capacità logistiche e che non potranno sostenere a lungo la pressione.
“Era successo anche durante l’ultima crisi economica, ma c’era stato un po’ di tempo per prepararsi”, scrive El Periódico. A Barcellona la crisi è particolarmente grave nel quartiere multietnico del Raval, dove moltissime famiglie dipendevano da lavori in nero, ma le code per gli aiuti alimentari sono visibili in tutta la città e a fare la fila ci sono anche commercianti, professionisti e altre persone di classe media. “È la fine di un mito, quello della Barcellona economicamente onnipotente, che in realtà era appeso a un filo”.
Secondo le previsioni della Commissione europea la Spagna sarà uno dei paesi più colpiti dalla crisi del coronavirus a livello economico, con una contrazione del pil del 9,4 per cento nel 2020.
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