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Le proteste negli Stati Uniti

Notizie, immagini, tweet e video dalle città americane dove si manifesta contro la violenza della polizia. Le proteste sono cominciate il 26 maggio, il giorno dopo che George Floyd, un nero di 46 anni, è morto a Minneapolis durante un arresto. Derek Chauvin, il poliziotto che ne ha causato la morte tenendogli il ginocchio premuto sul collo per otto minuti, è accusato di omicidio.

I dati che mostrano le violenze contro i neri di Minneapolis

I dati che mostrano le violenze contro i neri di Minneapolis

“Per i neri di Minneapolis vedere la polizia usare la forza contro di loro, come nel caso di George Floyd, è un fatto molto comune”, scrive il New York times. Gli afroamericani costituiscono il 20 per cento della popolazione della città (430mila persone) ma sono il 60 per cento delle persone attaccate o intimidite dalla polizia.

Fonte: The New York Times.
Fonte: The New York Times.

I dati sono simili quando si prendono in considerazione le varie tecniche di arresto e intimidazione usate dai poliziotti: vedersi puntare un’arma addosso, subire l’uso di spray urticanti, di prese al collo, intimidazione con i cani, taser o immobilizzazioni a terra.

Fonte: The New York Times.

Dal 2015 ci sono stati 11.500 casi in cui documentati in cui la polizia ha usato la forza contro i cittadini, in più della metà dei casi (6.650) contro i neri. Contro i bianchi, che sono il 6o per cento della popolazione, è stata usata la forza 2.750 volte.

“Questi dati riflettono le disparità tra neri e bianchi in alcuni indicatori, come reddito, istruzione e disoccupazione”. Sulla New York Review of Books Hugh Eakin ha scritto: “Il reddito medio di una famiglia nera è meno della metà di quello di una famiglia bianca. Se tra i bianchi delle twin cities (Minneapolis and Saint Paul) la percentuale di chi ha una casa di proprietà è tra le più alte del paese (intorno al 75 per cento), tra i neri scende intorno al 23 per cento. E se lo stato ha nel complesso uno degli indici di scolarizzazione più alti degli Stati Uniti, deve anche fare i conti con uno dei maggiori divari tra bianchi e neri quanto a risultati scolastici”.

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