Il Mozambico ha depenalizzato i rapporti tra persone dello stesso sesso nel 2015. Victor Madrigal-Borloz, l’esperto indipendente che si occupa di discriminazione e violenze di genere per le Nazioni Unite, ha visitato il paese nel 2018 e ha registrato un “alto livello di tolleranza”. Tuttavia ha anche denunciato i soprusi che le persone lgbt ancora subiscono in famiglia, al lavoro, a scuola e nell’accesso ai servizi pubblici. In Africa pochissimi paesi tutelano i loro diritti. In alcuni stati i rapporti omosessuali sono ancora puniti con la pena di morte o l’ergastolo.
In questo contesto testimoniare e rivendicare gli spazi di libertà del movimento queer e dei suoi artisti e attivisti diventa una forma di lotta.
Con Outros corpos nossos il fotografo italiano Aghi, in collaborazione con l’antropologo Caio Simões de Araújo dell’università di Johannesburg in Sudafrica, ha realizzato un archivio di fotografie e storie della comunità queer di Maputo. Le immagini e le interviste, nate dalle conversazioni tra il fotografo e i performer negli spazi occupati, sono mezzi per sostenere il movimento e riflettere sulle dinamiche con cui si realizzano e si usano gli archivi nelle lotte politiche per i diritti lgbt. ◆
◆ Aghi vive tra l’Italia e il Mozambico. Il libro Outros corpos nossosè stato pubblicato nel 2021 dalla casa editrice sudafricana MaThoko’s Books.
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Questo articolo è uscito sul numero 1452 di Internazionale, a pagina 64. Compra questo numero | Abbonati