Signora alla finestra
La città si distende nel mattino,
ho sentito, per prime le tortore posarsi al davanzale,
poi la chiamata alla preghiera, il vagito di un neonato
e il sogno di una madre nei suoi quaranta giorni
[di puerperio,
issato sulla porta dei leoni, poggiato sull’arco del cielo;
ai piedi della strada il palazzo scalcinato,
il riposo del pesante batacchio, un cancello
[di legno, un boschetto
fresco e antico
intona lamenti sugli orologi a parete francesi.
Un tiglio ondeggia – scialle di seta blu –
“buongiorno città risorta sette volte, buongiorno!”
Kawa Nemir è un poeta, editore e traduttore curdo nato nel 1974 nella provincia di Iğdır, in Turchia. Ha contribuito al risveglio letterario curdo attraverso la pubblicazione di riviste letterarie e la traduzione di autori classici come Shakespeare, Emily Dickinson e William Blake. Oggi vive e lavora ad Amsterdam. Questo testo è tratto dalla raccolta Selpakfiroş (“Venditore di fazzoletti”, Rewşen 2003 e Avesta 2014). Traduzione dal curdo di Francesco Marilungo.