“Davanti alla rabbia degli agricoltori c’è un governo senza prospettive”, scrive il quotidiano della sinistra francese L’Humanité. “Il primo ministro Gabriel Attal, in carica dal 9 gennaio, ha annunciato una serie di misure che tuttavia per adesso dimostrano solo la sua incapacità di mettere in discussione i suoi dogmi per trovare delle soluzioni concrete alla crisi in corso”. Delusi dalle proposte del governo, il 29 gennaio gli agricoltori francesi hanno cominciato a bloccare le principali autostrade che portano alla capitale, in alcuni casi a poche decine di chilometri da Parigi, nonostante la presenza delle forze dell’ordine. Gli agricoltori si sono detti pronti a mantenere i blocchi per giorni se non saranno soddisfatte le loro richieste, tra cui la semplificazione delle procedure amministrative, la rinuncia da parte del governo a introdurre nuovi divieti per i pesticidi, il blocco dei rincari del gasolio per i trattori, la piena applicazione della legge che obbliga il settore agroalimentare ad aumentare le paghe e risarcimenti più rapidi in caso di disastri naturali. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1548 di Internazionale, a pagina 21. Compra questo numero | Abbonati