Il piacere che proviamo ascoltando un brano musicale dipende in parte dai geni. Per dimostrarlo i ricercatori dell’istituto Max Planck per la psicolinguistica di Nimega, nei Paesi Bassi, hanno chiesto a novemila gemelli, di cui 3.400 monozigoti, di compilare un questionario che valuta la reazione alla musica. Tutti i soggetti erano cresciuti nello stesso ambiente familiare, e quindi erano stati esposti agli stessi stimoli durante l’infanzia. Incrociando le risposte con i contributi dei fattori genetici e ambientali è emerso che i gemelli identici sono molto più simili in questo tratto. Testando la diversa capacità di distinguere tra melodie, ritmi e tonalità, spiegano i ricercatori su bioRxiv, è risultato inoltre che l’influenza della genetica sull’apprezzamento della musica non è necessariamente legata al talento musicale. Questi risultati aprono nuove prospettive per comprendere la biologia dell’ascolto della musica.
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Questo articolo è uscito sul numero 1560 di Internazionale, a pagina 97. Compra questo numero | Abbonati