L’imprenditrice Tru o ng My Lan ( nella foto ), presidente del colosso immobiliare Van Thinh Phat, è stata condannata a morte l’11 aprile nel più grande processo per frode della storia del paese, con l’accusa di aver intascato 304mila miliardi di dong (undici miliardi di euro). Tra il 2018 e il 2022 Lan ha sfruttato la sua influenza nella Saigon Commercial Bank (Scb) per far approvare 916 false richieste di prestito e prelevare l’enorme somma di denaro, superiore alla capitalizzazione della maggior parte delle banche vietnamite. La truffa ha colpito duramente il sistema finanziario nazionale, spingendo la banca centrale a concedere alla Sbc un prestito speciale pari all’equivalente di 23 miliardi di euro. Un segnale che ha spinto i clienti della Sbc a una corsa per ritirare i loro risparmi e ha provocato lo sdegno dei cittadini. Il caso ha fatto emergere la debolezza del settore finanziario vietnamita, e la sentenza non servirà a tranquillizzare gli investitori esteri dopo che i ripetuti interventi della banca centrale negli ultimi dieci anni hanno bloccato la crescita del paese, scrive Asia Times.
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Questo articolo è uscito sul numero 1560 di Internazionale, a pagina 34. Compra questo numero | Abbonati