Ad Haiti si è dimesso il primo ministro Ariel Henry ed è entrato in carica un consiglio presidenziale di transizione composto da nove persone, che cercherà di stabilizzare la situazione nel paese. “Da mesi le bande criminali condizionano la vita pubblica e controllano l’80 per cento della capitale Port-au-Prince”, scrive la Bbc. “Henry, che si trova negli Stati Uniti, ha annunciato in una lettera le sue dimissioni”. Nei primi tre mesi del 2024 sono state uccise più di 1.500 persone. Le violenze sono cominciate a gennaio, quando Henry ha firmato un accordo per una missione di sicurezza sostenuta dalle Nazioni Unite che prevedeva l’arrivo di mille agenti di polizia keniani per contrastare le bande criminali. Da allora il primo ministro non è più rientrato ad Haiti. Il consiglio presidenziale, che ha il sostegno degli altri paesi caraibici e degli Stati Uniti, dovrà organizzare nuove elezioni. Il suo mandato scadrà nel febbraio 2026. ◆
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1561 di Internazionale, a pagina 18. Compra questo numero | Abbonati