In Algeria il 13 luglio “la segretaria generale del Partito dei lavoratori, Louisa Hanoune, ha ritirato la sua candidatura alle presidenziali del 7 settembre”, scrive il sito Tsa. Due giorni prima il presidente Abdelmajid Tebboune aveva annunciato di voler concorrere per un secondo mandato. Figura di primo piano dell’opposizione, Hanoune si era già candidata tre volte. Nel 2019, nel pieno della rivolta popolare hirak , era stata arrestata per “complotto contro lo stato”. Secondo lei, “leggi reazionarie e antidemocratiche” impediscono il corretto svolgimento delle elezioni.

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Questo articolo è uscito sul numero 1572 di Internazionale, a pagina 30. Compra questo numero | Abbonati