La polizia arresta un uomo vicino all’università di Dhaka il giorno dopo gli scontri tra i manifestanti e gli attivisti dell’ala giovanile della Lega awami, il partito della prima ministra Sheikh Hasina. Dal 1 luglio gli studenti bangladesi protestano contro il sistema di quote per l’accesso agli impieghi pubblici, che riserva il 30 per cento dei posti ai familiari dei veterani della guerra d’indipendenza del 1971. Le contestazioni, cominciate pacificamente, sono degenerate dopo che la polizia e le forze paramilitari hanno sparato sui partecipanti. Almeno 163 persone sono morte, migliaia sono state ferite e duemila arrestate. Nel paese è in vigore il coprifuoco. La corte suprema il 21 luglio ha ridotto la quota contestata, ma i manifestanti ora chiedono giustizia per i compagni uccisi e il rilascio di quelli detenuti.