Il 23 settembre in Tanzania la polizia ha arrestato e poi liberato su cauzione tre dirigenti del principale partito d’opposizione, Chadema, tra cui i due leader Freeman Mbowe e Tundu Lissu. Le forze dell’ordine hanno inoltre impedito ai sostenitori di Chadema di organizzare una protesta pubblica per l’omicidio di un altro dirigente del partito, Ali Mohamed Kibao, ritrovato morto il 7 settembre dopo che era stato rapito su un autobus da un gruppo di uomini armati. Non è la prima volta che il governo della presidente Samia Suluhu Hassan impedisce all’opposizione di manifestare, ricorda The Continent: a metà agosto aveva impedito un raduno di Chadema in occasione della giornata internazionale della gioventù, facendo arrestare centinaia di militanti del partito. “La presidente aveva promesso di riportare la democrazia”, scrive il giornale, “ma ricorre agli stessi metodi violenti e autoritari del suo predecessore John Magufuli, morto nel 2021. In vista delle amministrative di novembre e delle presidenziali nel 2025, Suluhu Hassan sembra tornare alle cattive abitudini del passato. È una strada molto pericolosa”. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1582 di Internazionale, a pagina 30. Compra questo numero | Abbonati