Il cambiamento climatico potrebbe favorire la diffusione di alcune malattie trasmissibili in Europa, scrive Nature. Nel nostro continente potrebbero infatti diventare più comuni le condizioni favorevoli ad alcune zanzare che trasmettono agenti patogeni, come estati più lunghe, temperature più alte e piogge abbondanti. Secondo i dati dell’European centre for disease prevention and control (Ecdc), nel 2024 sono stati registrati più di settecento contagi locali di febbre del Nilo occidentale, che a volte può provocare gravi problemi neurologici. I casi, individuati in 16 paesi, tra cui Spagna, Francia, Italia, Germania e Turchia, sono molto più numerosi rispetto alla media dell’ultimo decennio. Secondo Nature uno dei problemi è che i nuovi focolai possono comparire in regioni dove prima l’insetto non era presente, e che quindi non sono preparate ad affrontarli. La zanzara Culex pipiens, che trasmette il virus dagli uccelli infetti alle persone e ad altri animali, in particolare i cavalli, è presente in Europa dagli anni cinquanta, ma il cambiamento climatico ha allungato il suo periodo di attività e ampliato la sua area di diffusione. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1582 di Internazionale, a pagina 111. Compra questo numero | Abbonati