La Stellantis, il gruppo automobilistico nato nel 2021 dalla fusione tra la Fiat Chrysler e la francese Psa (Peugeot, Citroën, Ds Automobiles, Opel e Vauxhall Motors), è in crisi profonda. Dall’inizio dell’anno le sue azioni hanno perso il 40 per cento del loro valore, spiega Les Echos. Per questo gli azionisti hanno deciso un radicale cambio dei quadri dirigenti, che riguarderà anche l’amministratore delegato Carlos Tavares, probabilmente da gennaio del 2026. In un’intervista rilasciata al quotidiano francese, il manager sottolinea che nella parte finale del suo mandato continuerà a lottare per vincere la principale sfida del settore automobilistico europeo: la concorrenza cinese nel campo dell’auto elettrica. “Le classi medie”, dice Tavares, “vogliono le auto elettriche al prezzo di quelle con motore a combustione, anche se il costo di produzione è più alto del 40 per cento. Questo mette tutti in difficoltà. Si traduce in una pressione competitiva estremamente forte. E spiega i risultati deludenti delle ultime settimane. A cui purtroppo ne seguiranno altri”. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1585 di Internazionale, a pagina 103. Compra questo numero | Abbonati