Dopo che anche il senato ha votato a favore della sua messa in stato d’accusa, il vicepresidente keniano Rigathi Gachagua è stato rimosso dall’incarico il 18 ottobre. Come spiega Charles Onyango-Obbo su The East African, le proteste antigovernative scoppiate quest’estate avevano minato la fiducia del presidente William Ruto nel suo vice. Il parlamento ha accusato Gachagua, tra le altre cose, di aver sfidato la costituzione e il governo, di aver fatto una politica che accentua le divisioni etniche e di aver accumulato grandi ricchezze con la corruzione. “Il 18 ottobre Ruto aveva già pronto il nome del successore: il ministro dell’interno Kithure Kindiki. La nomina è stata approvata dal parlamento poche ore dopo. Il tutto è stato rapido e brutale: Gachagua è il primo vicepresidente keniano, e dell’Africa orientale, a essere allontanato con un impeachment. Ma lui non se n’è andato in silenzio: ha fatto ricorso in tribunale e, per il momento, la sua destituzione è in sospeso. Il Kenya si conferma il paese più costituzionalmente schizofrenico di tutta la regione”. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1586 di Internazionale, a pagina 22. Compra questo numero | Abbonati