In Svizzera la legge non garantisce ai lavoratori l’accesso libero alle toilette durante l’orario di servizio: è la conclusione del tribunale di Neuchâtel, che ha accolto un ricorso della Jean Singer, che produce quadranti per orologi. L’azienda ha comunicato ai suoi dipendenti che possono andare in bagno solo timbrando il cartellino per dichiarare di essere fuori servizio. L’ispettorato del lavoro aveva fatto ricorso contro questo ordine, ma il tribunale ha dato ragione all’azienda “perché il termine ‘pausa’ non è definito chiaramente dalla legge”. La Singer sostiene che i suoi dipendenti hanno “grande libertà” sulle pause, la cui durata è “a discrezione di ogni dipendente”.
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Questo articolo è uscito sul numero 1587 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati