Tra il 20 e il 25 ottobre le Forze di supporto rapido (Rsf) hanno attaccato una trentina di villaggi nello stato sudanese di Gezira (sudest), causando più di 120 morti e 47mila sfollati. Le Nazioni Unite hanno denunciato le atrocità commesse dalle Rsf, ma anche dall’esercito sudanese. Secondo il Sudan Tribune, gli attacchi sono una rappresaglia per la defezione di Abuagla Keikal, ex comandante delle Rsf nella Gezira. Altri cinque consiglieri del generale Hemetti, capo delle Rsf, sono passati dalla parte dell’esercito, scrive il sito di Rfi, e hanno fatto delle rivelazioni sulle vere cause del conflitto. Secondo loro, la guerra è scoppiata dopo che i generali dell’esercito si sono rifiutati di firmare contratti milionari per la costruzione di infrastrutture lungo il mar Rosso, fortemente voluti da Hemetti.
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Questo articolo è uscito sul numero 1587 di Internazionale, a pagina 22. Compra questo numero | Abbonati