Daniel Chapo a Machava, 6 ottobre (Marco Longari, Afp/Getty)

“Il 24 ottobre la commissione elettorale del Mozambico ha dichiarato che il partito al potere Frelimo e il suo candidato presidente, Daniel Chapo, sono i vincitori delle elezioni del 9 ottobre 2024”, scrive Mozambique Insights. “Chapo ha ottenuto il 70,7 per cento dei voti, seguito dal candidato indipendente Venâncio Mondlane con il 20,3 per cento. Il Frelimo ha ottenuto 195 seggi su 250 in parlamento, mentre Podemos (che ha appoggiato Mondlane e il 28 ottobre ha presentato ricorso alla corte costituzionale contro i risultati elettorali) è diventato il secondo partito del paese, con 31 seggi. L’annuncio dei risultati, però, è arrivato tra le denunce di brogli e le dichiarazioni degli osservatori elettorali secondo cui il voto non è stato equo né libero. La missione dell’Unione europea ha riscontrato irregolarità nei conteggi e voti truccati. La sera del 24 ottobre gruppi di giovani hanno protestato in diverse città del paese, tra cui Maputo, Manica, Tete e Nampula, scontrandosi con la polizia e distruggendo proprietà pubbliche e private. In particolare sono circolati vari video di attacchi alle sedi del Frelimo, che non lasciano dubbi sul bersaglio della rabbia popolare. Secondo un’organizzazione locale per i diritti umani le violenze hanno causato undici morti. Com’è già successo in passato, la corte costituzionale si limiterà a convalidare i risultati. La strategia delle autorità è sempre la stessa: non vogliono riconoscere i brogli e sperano che la violenza nelle strade svanisca da sola”. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1587 di Internazionale, a pagina 22. Compra questo numero | Abbonati