“Il 22 luglio 2011 l’estremista di destra Anders Breivik ha ucciso 77 persone nel quartiere governativo di Oslo e a Utøya. Per questo è stato condannato a 21 anni di carcere. Il periodo minimo di pena da scontare è stato fissato a dieci anni e ora Breivik chiede di essere rilasciato. È la seconda volta che ci prova”, racconta il quotidiano norvegese Aftenposten. Breivik si è presentato in aula il 19 novembre con la testa rasata a formare delle Z (simbolo del sostegno all’invasione dell’Ucraina), si è definito un prigioniero politico e ha denunciato un genocidio dei bianchi. La nuova valutazione del tribunale, però, lo ha ritenuto sano, pericoloso e inaffidabile, come nella sentenza del 2012.

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Questo articolo è uscito sul numero 1590 di Internazionale, a pagina 33. Compra questo numero | Abbonati