◆ Per ridurre i rifiuti di plastica e le emissioni di gas serra dovute all’uso di questo materiale è indispensabile imporre dei limiti alla produzione, afferma uno studio pubblicato su Science. I rifiuti in plastica smaltiti in modo non corretto, che possono essere dispersi nell’ambiente e danneggiare gli ecosistemi e la salute umana, potrebbero arrivare a 121 milioni di tonnellate nel 2050 se non saranno prese delle misure. Nello stesso periodo le emissioni annuali di gas serra del settore della plastica aumenteranno del 37 per cento. Lo studio è stato pubblicato a pochi giorni dall’inizio dell’ultimo round di negoziati per un trattato internazionale contro l’inquinamento da plastica, che comincerà il 25 novembre a Busan, in Corea del Sud. Secondo la ricerca si dovrebbe fissare un limite globale alla produzione di plastica, ma anche finanziare il miglioramento delle infrastrutture per lo smaltimento dei rifiuti. I fondi necessari potrebbero essere raccolti attraverso una tassa sugli imballaggi, che rappresentano circa un terzo dei 547 milioni di tonnellate di plastica prodotte nel 2020. Inoltre bisognerebbe imporre delle quote obbligatorie per il riciclo e il riuso. Con queste misure, che fanno parte delle proposte di cui si discuterà a Busan, si potrebbe ridurre la cattiva gestione dei rifiuti del 91 per cento entro il 2050 ed eliminare un terzo delle emissioni di gas serra del settore. Finora però i paesi produttori di plastica si sono opposti con decisione all’imposizione di limiti obbligatori.
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Questo articolo è uscito sul numero 1590 di Internazionale, a pagina 112. Compra questo numero | Abbonati