Il 27 novembre a Islamabad è tornata la calma dopo giorni di scontri tra i sostenitori dell’ex primo ministro Imran Khan e la polizia. Più di 50mila persone provenienti da diverse province del paese avevano risposto all’appello di Khan per la “marcia finale” verso il cuore della capitale per chiedere la sua scarcerazione. Quattro paramilitari e un poliziotto sono morti negli scontri e quasi mille manifestanti sono stati arrestati, scrive Dawn. Khan era arrivato al governo nel 2018 e nell’aprile 2022 era stato deposto con una mozione di sfiducia dal parlamento. Un mese dopo era stato arrestato e poi condannato per corruzione e divulgazione di documenti riservati. Accuse che lui respinge. A luglio un gruppo di esperti delle Nazioni Unite ha chiesto la sua liberazione, definendo la detenzione “arbitraria”.
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Questo articolo è uscito sul numero 1591 di Internazionale, a pagina 32. Compra questo numero | Abbonati