- An Rong Xu, Bloomberg/Getty
An Rong Xu, Bloomberg/Getty

Il governo di Taipei ha replicato alla minaccia del presidente statunitense Donald Trump d’imporre dazi anche del 100 per cento sui chip taiwanesi, ricordando che la collaborazione con Washington sui semiconduttori va a vantaggio di entrambi, scrive Nikkei Asia.

Anche se produce soprattutto a Taiwan, l’azienda leader mondiale del settore – la Tsmc– ha ricevuto sovvenzioni dall’amministrazione Biden per spostarne una parte negli Stati Uniti. Ora però Trump ha espresso grande disappunto verso la misura. Forse Taipei se l’aspettava, continua il settimanale: nel 2024 le esportazioni nette di Taiwan verso gli Stati Uniti sono aumentate dell’83,5 per cento. L’aumento del surplus commerciale potrebbe mettere l’isola in una posizione scomoda, vista l’accesa retorica di Trump contro i deficit commerciali. In realtà “è impossibile replicare in poco tempo la produzione taiwanese dei chip negli Stati Uniti: servono un ambiente d’investimento, un mercato del lavoro e norme adeguate, molti ingegneri altamente qualificati, decine di migliaia di attrezzature e produttori di materie prime”. ◆

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1599 di Internazionale, a pagina 30. Compra questo numero | Abbonati