A causa di un grave errore nel processo di imbalsamazione, quando la salma di Pio XII fu esposta al pubblico, subì un processo di decomposizione accelerata che causò addirittura lo svenimento di alcune guardie svizzere del picchetto d’onore. Era il 1958. Ma, come sostiene l’ex reporter del New York Times, Philip Shenon nel libro Jesus wept, in Vaticano c’era qualcosa di marcio da molto prima. Ricostruendo i ritratti degli ultimi sette papi, Shenon individua alcune criticità a cui i pontefici che hanno guidato la chiesa cattolica dal dopoguerra a oggi non hanno saputo porre rimedio. Due le grandi questioni al centro del libro. Intanto le ondate di abusi sui minori. Si stima che, solo in Francia, tra il 1950 e il 2020, i bambini abusati dai preti siano stati circa duecentomila. Poi l’incapacità di rinnovare la chiesa. Il tentativo più significativo fu fatto nel 1960 da Giovanni XXIII con il concilio Vaticano II. Jesus wept racconta come i successivi cinque papi abbiano fatto molto poco per raccogliere quella sfida. Una storia lunga, ben riassunta in un libro avvincente.
The Economist

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Questo articolo è uscito sul numero 1602 di Internazionale, a pagina 80. Compra questo numero | Abbonati