
In Senegal i mezzi d’informazione fanno il bilancio di un anno di governo di Bassirou Diomaye Faye, che il 25 marzo 2024 aveva vinto a grande sorpresa le elezioni presidenziali. Il quotidiano filogovernativo Le Soleil ricorda che Diomaye Faye è andato al potere “con la promessa di un rinnovamento democratico e di un’amministrazione virtuosa”, e ha preso decisioni coraggiose. Ma allo stesso tempo ha dovuto affrontare una situazione delle finanze pubbliche disastrosa, ereditata dal governo di Macky Sall. Il 25 marzo il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha confermato i risultati di un rapporto della corte dei conti senegalese che a febbraio aveva scoperto un debito di circa 7 miliardi di dollari accumulato negli anni 2019-2024, ma che non risultava dai conti pubblicati da Sall. Appena erano emerse queste discrepanze, l’Fmi aveva sospeso un prestito da 1,8 miliardi di euro. Ma l’inviato dell’Fmi in Senegal, Edward Gemayel, ha annunciato che l’organizzazione è pronta a negoziare un nuovo accordo non appena saranno corretti gli errori. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1607 di Internazionale, a pagina 35. Compra questo numero | Abbonati