Affluenza
In quella che molti ricorderanno come una delle campagne elettorali meno appassionanti della storia politica italiana recente, fin da subito ha colpito la distanza tra le questioni sollevate dai leader dei diversi partiti e i temi al centro degli interessi dei potenziali elettori.
Certo, è un’impressione, e come tale va presa. Però a confermarla è arrivato uno studio di due ricercatori, Serena Pelosi e Pierluigi Vitale, ripreso recentemente dal Sole 24 Ore.
Sono stati esaminati i contenuti pubblicati su Facebook, Instagram e TikTok dai leader delle principali coalizioni. Insieme a questi post sono stati analizzati anche quelli degli utenti comuni e riconducibili alla campagna elettorale. In totale si tratta di 133.494 post e commenti.
In cima alla lista dei temi che più interessano gli utenti c’è l’economia: se ne parla in oltre il 60 per cento dei casi. Seguono l’ambiente e il clima, il lavoro, i diritti e la sanità. Ci sono poi piccole differenze legate all’età (i due ricercatori hanno valutato che gli utenti di Facebook sono più anziani di quelli di Instagram e di TikTok): i più giovani, per esempio, sono interessati soprattutto alle questioni legate all’occupazione.
Fin qui niente di sorprendente, che i soldi e il lavoro siano per tutti una priorità era prevedibile. E probabilmente anche estendendo la ricerca al resto della popolazione si otterrebbe lo stesso risultato.
È quando si scoprono i temi di cui si sono occupati i leader dei vari schieramenti che arriva il dato più interessante. Perché è vero che nella lista ci sono, anche in questo caso, l’economia, i diritti, il clima, il lavoro, la sanità. Ma il tema più frequente sono i rispettivi avversari. Cioè quasi la metà dei post dei politici non ha riguardato nessuna delle questioni che interessano i cittadini ma è stato un attacco a uno degli esponenti di un altro schieramento.
Quando domenica sera si cercherà di interpretare il dato sull’affluenza, questa ricerca potrebbe essere d’aiuto. ◆