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Cristina Torres-Cáceres è un’architetta e attivista femminista peruviana, che dopo il femminicidio di Mara Castilla, una ragazza di 19 anni uccisa in Messico l’8 settembre 2017, ha scritto questo testo, tradotto in italiano da Francesca Rossetti: “Se domani non rispondo alle tue telefonate, mamma. Se non ti dico che vengo a cena. Se domani, mamma, non vedi arrivare il taxi. / Può darsi che io sia avvolta nelle lenzuola di un hotel, su una strada o in un sacco nero (Mara, Micaela, Majo, Mariana). Può darsi che sia in una valigia o persa su una spiaggia (Emily, Shirley). / Non spaventarti, mamma, se vedi che mi hanno pugnalato (Luz Marina). Non urlare quando vedrai come mi hanno trascinata (Arlette). Mammina, non piangere se ti dicono che mi hanno impalata (Lucía). / Ti diranno che sono stata io, che non ho urlato, che sono stati i miei vestiti, l’alcol nel mio sangue. Ti diranno che è stato per l’orario, che ero da sola. Che quello psicopatico del mio ex aveva le sue ragioni, che lo avevo tradito, che ero stata una puttana. Ti diranno che ho vissuto, mamma, che ho osato volare molto in alto in un mondo senz’aria. / Ti giuro, mamma, che sono morta combattendo. / Ti giuro, mammina, che ho urlato con la stessa forza con cui ho volato. / Si ricorderà di me, mamma, saprà che sono stata io a rovinarlo quando mi riconoscerà nel volto di tutte quelle che gli urleranno contro il mio nome. Perché so, mamma, che non ti arrenderai. / Ma ti prego, per tutto quello che hai di più caro, non imbrigliare mia sorella. Non rinchiudere le mie cugine, non vietare niente alle tue nipoti. Non è colpa loro, mamma, così come non è stata colpa mia. Sono quelli, saranno sempre quelli. Lotta per le loro ali, per le ali che mi hanno tagliato. Lotta perché siano libere e volino più in alto di me. Combatti perché possano urlare più forte di me. Perché possano vivere senza paura, mamma, proprio come ho fatto io. / Mammina, non piangere sulle mie ceneri. / Se domani sono io, mamma, se domani non torno, distruggi tutto. / Se domani tocca a me, voglio essere l’ultima”. ◆