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Cannone

Soldati ucraini durante un bombardamento russo nella regione di Zaporižžja, 2 luglio 2023.

Contare i morti delle guerre è difficile ma necessario. Difficile per ragioni pratiche che hanno a che vedere per esempio con il recupero e l’identificazione dei corpi. E poi perché i risultati di questo conteggio terribile sono spesso tenuti nascosti per paura di demoralizzare truppe e popolazione. Ma rendere pubblici i numeri è necessario, per ricordarci l’assurdità delle guerre e per dare la misura di quello che succede sul terreno. Il bilancio delle vittime del conflitto cominciato il 24 febbraio 2022 con l’invasione russa dell’Ucraina è stato un segreto finora molto ben custodito. Ne parlava qualche settimana fa sul sito di Internazionale Pierre Haski, citando una stima pubblicata a metà settembre dal quotidiano statunitense Wall Street Journal. Basandosi su una fonte ucraina, il giornale ipotizza che le vittime siano state fino a oggi quasi un milione di soldati, tra morti e feriti. “Carne da cannone”, come si chiamavano nelle guerre di un tempo. A colpire, oltre all’enormità della cifra (che non include i civili, su cui le stime sono ancora più difficili), è la sua distribuzione: 80mila morti e 400mila feriti ucraini, 200mila morti e 400mila feriti russi. Una conferma, seppure leggermente al ribasso, viene da una fonte del Pentagono citata il 10 ottobre dal New York Times che ha parlato di 57mila morti e 250mila feriti ucraini e di 115mila morti e 500mila feriti tra i russi. È un bilancio agghiacciante, anche perché è provvisorio e non tiene conto dei civili e della scia di vittime che ogni guerra porta con sé negli anni, oltre alle conseguenze psicologiche e demografiche dovute alla decimazione di una parte della popolazione. “Dovrebbe essere più che sufficiente per chiedere la fine dei combattimenti e l’avvio di una trattativa, ma siamo ancora lontani da questo scenario”, scriveva Haski. Che notava come le voci circolate qualche settimana fa su un possibile negoziato avessero fatto crollare le azioni dell’industria della difesa sui mercati finanziari. ◆

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