Un incendio scoppiato in una zona periferica della città di Iquique, nel nord del Cile, ha distrutto almeno cento abitazioni e lasciato quattrocento persone senza casa. Le fiamme sono divampate nell’accampamento informale di Laguna Verde. L’assenza di servizi di base, come una rete idrica, ha complicato l’intervento dei pompieri. Inoltre, la vicinanza tra le abitazioni ha favorito il propagarsi del fuoco. Per migliaia di migranti che provano a entrare in Cile, Iquique è la prima sosta dopo il confine con Perù e Bolivia.

In coda per il tampone a Tianjin. Dopo che nella città vicino a Pechino venti persone sono risultate positive al ­covid-19, gli 11,7 milioni di abitanti sono stati sottoposti a un test molecolare. La Cina continua a impegnarsi per tenere il numero dei contagi vicino allo zero, isolando e testando la popolazione appena emergono nuovi focolai.

La cerimonia di inizio anno al santuario scintoista Teppozu Inari per purificare l’anima e pregare per la buona salute. Prima d’immergersi nella piscina riempita di acqua gelata e cubi di ghiaccio, i partecipanti si riscaldano facendo ginnastica all’aria aperta, a una temperatura di 5 gradi. A causa delle restrizioni imposte dalla pandemia, quest’anno c’erano solo una quindicina di uomini, in perizoma, e tre donne, coperte da un accappatoio, mentre nel 2020 erano più di cento. Il pubblico non è stato ammesso. Dato l’aumento dei contagi, a Tokyo e in tre prefetture vicine sono in vigore nuove restrizioni fino al 7 febbraio.