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Diego Ibarra Sánchez, The New York Times/Contrasto

Nessun luogo è sicuro

Beirut, Libano
28 settembre 2024

Una famiglia di sfollati dorme in auto in piazza dei Martiri, nel centro di Beirut, la capitale libanese. Dal 23 settembre gli attacchi israeliani sul Libano meridionale, sulla valle della Beqaa e sulle periferie a sud di Beirut hanno costretto un milione di persone – un quinto della popolazione – ad abbandonare le loro case. Il Libano ospita anche 1,5 milioni di rifugiati siriani. L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) stima che più di centomila persone dal Libano siano scappate nella vicina Siria, dove la guerra civile scoppiata nel 2011 non è ancora finita.

Chandan Khanna, Afp/Getty

Dopo Helene

Horseshoe Beach, Stati Uniti
27 settembre 2024

Una casa in Florida circondata dai detriti lasciati dal passaggio dell’uragano Helene, che con un bilancio provvisorio di 180 vittime è diventato il più letale ad aver colpito gli Stati Uniti dal 2005. Helene si è spinto nell’interno del paese per centinaia di chilometri, raggiungendo stati che normalmente non sono interessati dagli uragani, come il North Carolina, dove sono morte almeno novanta persone. Secondo gli scienziati il cambiamento climatico sta aumentando la frequenza e l’intensità di questi fenomeni.

Silvana Flores, Afp/Getty

Libere tutte

Città del Messico
28 settembre 2024

Due donne si abbracciano durante una manifestazione in occasione della Giornata mondiale per l’aborto legale e sicuro. Nel settembre 2023 una sentenza della corte suprema messicana ha depenalizzato l’aborto in tutto il paese. Ma in alcuni stati dell’America Latina l’interruzione di gravidanza è spesso ancora illegale e in certi casi punita con molti anni di carcere. Tra quelli con le leggi più restrittive ci sono il Salvador, l’Honduras, il Nicaragua, la Repubblica Dominicana e Haiti.

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