Nel 1971 un gruppo di anarchici occupò una vecchia base militare di Copenaghen, fondando la città libera di Christiania. All’inizio le regole erano poche: nessuna proprietà privata, non potevano entrare né armi né veicoli e la violenza era vietata. Anche l’uso di droghe era libero, fino a quando, dopo i molti casi di overdose da eroina negli anni ottanta, rimase libero solo il consumo e il commercio della cannabis. La celebre “strada degli spacciatori”, dove l’erba è ancora venduta liberamente, ha attirato nei decenni sia turisti da tutto il mondo sia la criminalità organizzata, che oggi controlla il commercio in un territorio senza polizia. Se in passato gli abitanti di Christiania hanno resistito a numerosi e violenti tentativi di sgombero, oggi il quartiere è minacciato dalle nuove forme del capitalismo contemporaneo, con l’amministrazione della città che ha sostituito la repressione con un nuova forma seducente di divide et impera. L’audiodocumentarista Scott Gurian torna con la quarta stagione del suo pod­cast che va alla scoperta di storie non statunitensi. Oltre a un episodio antologico realizzato in collaborazione con 99% Invisible, ha pubblicato anche un bonus che porta l’ascoltatore tra le strade e le case di un’utopia anarchica le cui contraddizioni emergono anche grazie alla capacità di un bravo autore che non si fa tentare dall’esotismo. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1585 di Internazionale, a pagina 94. Compra questo numero | Abbonati