Lauren Ober e Hanna Rosin sono due giornaliste che vivono da qualche anno in un tranquillo quartiere di Washing­ton, la capitale degli Stati Uniti. Qualche mese dopo l’assalto al congresso del 6 gennaio 2021 notano delle nuove vicine. Un grande pick-up pieno di adesivi a supporto degli assalitori e un via vai di persone appartenenti a milizie non ufficiali fanno salire la tensione nel vicinato, fino a un aspro scontro verbale all’incrocio tra i loro vialetti. Anziché aumentare la tensione, Lauren e Hanna scelgono di provare a conoscere meglio le nuove vicine, Nicole e Micki: la prima è moglie di un cittadino condannato a sette anni di carcere per aver pianificato un attentato alla parlamentare democratica Nancy Pelosi, la seconda è la madre di Ashli Babbitt, assalitrice del congresso uccisa da un colpo di pistola sparato da un agente di polizia. Entrambe si sono trasferite nella capitale per portare avanti le loro battaglie politiche, e scoprono giorno per giorno le ambiguità del movimento alle spalle di Donald Trump. Lauren Ober e Hanna Rosin entrano con una delicata determinazione nella frattura più profonda che gli Stati Uniti hanno visto dai tempi della guerra civile: la loro vicenda personale diventa metafora di un momento storico difficile da affrontare e lascia intravedere una via d’uscita. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1589 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati