I colori non sono uguali per tutti. Alcune lingue indicano il blu e il verde con un’unica parola, che in inglese è grue. Questo dipende dall’esposizione degli abitanti al Sole, spiegano su Nature i linguisti dell’università Lumière Lyon 2, in Francia, che hanno confrontato il lessico di 142 popolazioni. “Abbiamo scoperto che l’esistenza di un termine specifico per indicare il blu era influenzata dall’incidenza dei raggi ultravioletti”. Molta luce provocherebbe la brunescenza del cristallino, che riduce la capacità di percepire la parte blu dello spettro dei colori. Il grue è infatti più diffuso nelle regioni equatoriali e montuose che hanno minori coperture nuvolose, in particolare in America centrale e in Africa orientale. Insieme alla fisiologia della percezione visiva, concludono gli autori dello studio, la cultura e l’ambiente giocano un ruolo nel plasmare il modo in cui le varie lingue si adattano allo spettro dei colori.
Il lessico a colori
Come si sviluppano i gemelli
Secondo un nuovo studio, tutti i gemelli identici, o monozigoti, potrebbero condividere la stessa modifica chimica del dna. I ricercatori hanno analizzato le caratteristiche genetiche di centinaia di gemelli identici, che derivano da un unico ovocita fecondato che nelle primissime fasi dello sviluppo si è diviso in due. Nel caso dei gemelli non identici, o dizigoti, gli embrioni si sviluppano invece da due ovociti diversi. Le analisi indicano che, a differenza dei gemelli dizigoti, quelli monozigoti condividono la stessa modifica epigenetica del dna. In altre parole, il dna era modificato chimicamente negli stessi punti, attraverso la metilazione, che regola l’attività dei geni. La scoperta potrebbe aiutare a capire come si sviluppano i gemelli identici. Attualmente si pensa che il meccanismo della divisione di un ovocita fecondato in due o più embrioni sia casuale. Secondo i ricercatori, le analisi fanno ipotizzare in alcuni casi il mancato sviluppo di un gemello (nelle gravidanze multiple, infatti, non sempre si sviluppano tutti gli embrioni). Oppure in casi rari le persone potrebbero avere un gemello da cui sono stati separati alla nascita. ◆
Previsioni intelligenti
L’azienda DeepMind e il servizio meteorologico britannico hanno sviluppato uno strumento basato sull’apprendimento automatico che prevede con precisione l’arrivo della pioggia a brevissimo termine. Messo a confronto con due modelli già esistenti, il nuovo strumento si è classificato al primo posto con un’attendibilità dell’89 per cento nelle previsioni a 30 e 60 minuti, scrive Nature, producendo previsioni coerenti in una regione di 1.536 per 1.280 chilometri. Il sistema elabora i dati provenienti da radar ad alta precisione che tracciano le precipitazioni ogni cinque minuti.
Esplosione stellare o rottame?
Nel dicembre 2020 su Nature Astronomy è stato pubblicato uno studio in cui un breve segnale luminoso era interpretato come un’esplosione stellare avvenuta nella galassia Gn-z11. Due nuovi studi, pubblicati sulla stessa rivista, suggeriscono invece che la sorgente più probabile del segnale era un rottame o un satellite in orbita intorno alla Terra. In ogni caso, dal dibattito scientifico in corso emerge che la quantità di detriti nello spazio è ormai tale da interferire con le osservazioni astronomiche. Nell’illustrazione: detriti in orbita
La settimana dei Nobel
Medicina Gli statunitensi David Julius e Ardem Patapoutian hanno ricevuto il Nobel per la medicina per le loro scoperte sui recettori sensoriali che raccolgono gli stimoli tattili e di temperatura. Julius ha studiato la capsaicina, una molecola ottenuta dal peperoncino, per studiare la risposta al calore, mentre Patapoutian ha individuato i sensori che rispondono agli stimoli meccanici dell’ambiente esterno e interno del corpo.
Fisica Lo studio dei sistemi complessi è alla base del Nobel per la fisica di quest’anno. Metà del premio è andata al nippostatunitense Syukuro Manabe e al tedesco Klaus Hasselmann, che hanno contribuito allo sviluppo dei modelli climatici del nostro pianeta “quantificando e predicendo in maniera attendibile il riscaldamento globale”. L’altra metà è stata assegnata all’italiano Giorgio Parisi (nella foto) per le sue ricerche sulla fisica dei sistemi complessi, a partire dai vetri di spin, in cui atomi orientati in modo contrastante coesistono in una struttura che può essere descritta con la matematica.
Chimica Il premio Nobel per la chimica è stato assegnato al tedesco Benjamin List e allo statunitense David MacMillan per aver sviluppato, autonomamente l’uno dall’altro, l’organocatalisi asimmetrica, una tecnica per la sintesi delle molecole “più ecologica e rispettosa dell’ambiente”. La tecnica può essere usata per produrre farmaci e celle dei pannelli solari.
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