Tra i vertebrati terrestri solo gli uccelli competono con i mammiferi quanto a intelligenza. Ma fino al ritrovamento in Brasile di un fossile completo del cranio di un uccello vissuto 80 milioni di anni fa, si sapeva poco dell’evoluzione del loro cervello. L’uccello apparteneva a un gruppo di volatili primitivi, chiamati enantiorniti, che si estinsero con i dinosauri 65 milioni di anni fa. Alcuni paleontologi hanno ricostruito la struttura tridimensionale della cavità endocranica con la microtomografia a raggi X, scoprendo che il cervello aveva la stessa forma di quello dei neorniti, la sottoclasse che comprende gli uccelli viventi. Anche l’orecchio interno e il foro che connette il cervello alla colonna vertebrale erano più simili alle specie moderne che all’Archaeopteryx, l’uccello più antico. Questi tratti avanzati si sarebbero quindi sviluppati molto prima di quanto si pensasse, concludono i ricercatori sui Proceedings of the Royal Society B.
Il cervello degli uccelli
Bitcoin e crisi climatica
Le valute digitali potrebbero essere poco sostenibili per il clima. Alcuni ricercatori hanno calcolato il consumo energetico legato alla produzione dei bitcoin, la più nota delle criptovalute. Il processo di mining (estrazione) comporta complesse operazioni informatiche, che consumano molta energia. Secondo le stime, il 39 per cento dell’energia usata proviene da fonti rinnovabili e il resto da fonti fossili, soprattutto carbone e gas naturale. Complessivamente nel 2020 il consumo energetico dei bitcoin è stato paragonabile a quello di un paese come l’Austria. Le conseguenze ambientali preoccupano per tre motivi. Primo, il fabbisogno energetico che serve a produrli aumenta invece di diminuire, come avviene di solito quando un settore diventa maturo. Secondo, in alcuni giorni la stima dei danni climatici legati a un singolo bitcoin è superiore al valore economico della criptovaluta. Terzo, in media i danni climatici equivalgono a 0,35 dollari per ogni dollaro di bitcoin, un dato molto alto. In conclusione, produrre la criptovaluta
sarebbe poco sostenibile, proprio come estrarre petrolio e allevare bovini. ◆
I cani fiutano lo stress
I cani sono capaci di fiutare lo stress degli esseri umani. È emerso da uno studio condotto dalla Queen’s university di Belfast, nel Regno Unito, su quattro cani addestrati a distinguere i campioni di sudore e respiro di trentasei volontari alle prese con problemi matematici piuttosto snervanti. I cani sono riusciti a distinguere, con un’accuratezza del 93,8 per cento, i campioni delle persone in stato di stress da quelli delle persone rilassate. A dimostrazione, scrive Plos One, che riconoscono i particolari odori prodotti dagli esseri umani quando sono in tensione.
False informazioni sui vaccini
Negli Stati Uniti la disinformazione sui vaccini contro il covid-19, scrive la rivista Vaccine, aumenta la riluttanza degli adulti a vaccinarsi e a far vaccinare i figli. La disinformazione riguarda anche altri tipi di vaccini. Alla domanda se sia più sicuro vaccinarsi o contrarre il covid-19, il 78 per cento degli intervistati ha risposto vaccinarsi, il 12 per cento ammalarsi e il 10 per cento ha detto di non sapere. Quasi il 10 per cento è convinto che i vaccini per il covid-19 abbiano causato migliaia di morti negli Stati Uniti, un’affermazione falsa.
Scienza, Nobel, numero 1481
Medicina Il biologo e genetista svedese Svante Pääbo (nella foto) è stato premiato con il Nobel per la medicina per aver sequenziato il genoma del neandertal, un ominide estinto. Grazie allo studio del dna antico, Pääbo ha anche individuato un ominide prima sconosciuto, il denisova. Infine, ha dimostrato che gli esseri umani moderni conservano nel genoma pezzi di dna dei due ominidi estinti. Le sequenze influiscono sulla fisiologia umana, per esempio sul funzionamento del sistema immunitario.
Fisica Il Nobel per la fisica è stato assegnato al francese Alain Aspect, allo statunitense John Clauser e all’austriaco Anton Zeilinger per le loro ricerche sull’informazione quantistica. Gli esperimenti sul fenomeno noto come entanglement (intreccio) delle particelle hanno aperto la strada allo sviluppo dei computer quantistici e a nuove tecnologie dell’informazione. Quando due particelle sono legate dall’entanglement, la misurazione delle proprietà di una determina quella dell’altra, e il meccanismo può essere usato per trasferire informazioni.
Chimica Il Nobel per la chimica è andato al danese Morten Meldal e agli statunitensi Carolyn Bertozzi e Barry Sharpless per lo sviluppo della click chemistry e della chimica bio-ortogonale. Le loro ricerche hanno permesso di creare molecole di grandi dimensioni in organismi viventi in modo semplice, veloce ed efficiente. Le tecniche sono usate per produrre farmaci, creare nuovi materiali, definire mappe del dna e studiare le cellule e i processi biologici.
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