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Più di trecento migranti morti nei naufragi al largo di Lampedusa

La notte tra l’8 e il 9 febbraio sono naufragati tre gommoni oltre a quello alla deriva soccorso dalla marina militare italiana nel quale sono state trovate morte di ipotermia 29 persone. I migranti in viaggio erano più di 400, ne sono stati salvati un centinaio, gli altri sono dispersi

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Triton non serve per fermare le morti nel Mediterraneo

“L’operazione Triton non ha come suo mandato principale il salvataggio di vite umane e quindi non può essere la risposta di cui c’è urgente bisogno”, ha dichiarato Laurens Jolles, delegato dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) per il sud Europa, commentando il naufragio avvenuto al largo delle coste di Lampedusa nella notte tra l’8 e il 9 febbraio.

Nel comunicato Jolles afferma:

Da un anno e mezzo chiediamo con forza di potenziare le capacità di salvataggio di vite umane nel Mediterraneo.

Il governo italiano con Mare nostrum ha dimostrato l’impegno a voler trovare una soluzione, e l’Unhcr ha più volte fatto appello affinché l’operazione diventasse di gestione europea.

Sorprende che non ci sia ancora la capacità di farsi carico di questo impegno data l’entità della crisi umanitaria in corso.

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