Il leader dei Fratelli musulmani condannato all’ergastolo in Egitto
Un tribunale egiziano ha condannato all’ergastolo la guida suprema dei Fratelli musulmani, Mohamed Badie, e ha confermato la pena di morte per altri quattro imputati in un processo per la morte di alcuni manifestanti durante le proteste del giugno 2013, che hanno portato alla destituzione dell’allora presidente Mohamed Morsi. Le condanne, di cui due in contumacia, erano state pronunciate il 7 dicembre. Altri quattordici imputati nella stessa causa, tutti dirigenti della Fratellanza, sono stati condannati all’ergastolo. Potranno fare appello.
Gli imputati sono stati riconosciuti colpevoli di “possesso di armi da fuoco”, di “istigazione all’omicidio” e di “omicidio” durante gli scontri tra i sostenitori di Morsi e gli oppositori che chiedevano le sue dimissioni il 30 giugno del 2013.
Mohamed Badie è stato condannato a morte in un altro processo legato alle violenze di quei giorni, ma il caso dovrà essere ridiscusso in tribunale. Inoltre è stato condannato a tre ergastoli in altrettanti processi. Afp