Il lancio della campagna elettorale di David Cameron nel Regno Unito
Il 30 marzo il primo ministro del Regno Unito David Cameron ha aperto ufficialmente la campagna elettorale per le elezioni del 7 maggio. Dopo un incontro con la regina Elisabetta per informarla dello scioglimento del parlamento, come previsto dalla legge in vista del voto, Cameron ha tenuto un discorso davanti alla sua residenza a Downing Street. “Tra 38 giorni vi troverete davanti a una scelta netta”, ha detto agli elettori, “Il prossimo primo ministro che entrerà da quella porta sarò io o sarà Ed Miliband”, il leader dei laburisti.
Cameron ha dato molto risalto ai temi legati all’economia, dicendo agli elettori che la scelta è tra “un’economia che cresce, che crea lavoro” e “il caos economico del Regno Unito di Ed Miliband”. Un altro nodo della campagna elettorale sarà la permanenza nell’Unione europea, con Cameron che ha promesso che se i conservatori vinceranno le prossime elezioni, entro il 2017 si terrà un referendum per decidere se il paese vuole rimanere all’interno dell’Unione.
Il 7 maggio saranno eletti i 650 componenti della camera dei comuni. Gli ultimi sondaggi di YouGov/Sunday Times hanno dato i laburisti in vantaggio di quattro punti sui conservatori: 36 per cento delle preferenze contro 32. Nelle intenzioni di voto, il Partito per l’indipendenza del Regno Unito (Ukip) dell’euroscettico Nigel Farage è dato al 13 per cento e i liberaldemocratici di Nick Clegg all’8 per cento. Nel 2010 i Tory avevano ottenuto 306 seggi, ma da allora ne hanno persi tre, e in questi anni hanno governato in coalizione con i liberaldemocratici.
Nonostante l’attuale vantaggio dei laburisti, molti osservatori pensano che dalle urne potrebbe non uscire una maggioranza chiara per governare alla camera dei comuni. In questo caso si aprirebbero tre scenari: un nuovo governo di coalizione, il ritorno alle urne o un governo di minoranza che dovrebbe cercare di volta in volta l’appoggio delle varie forze politiche sulle singole misure.