Il leader palestinese Abu Mazen si è rifiutato di incassare milioni di dollari derivanti dai soldi delle tasse e dei dazi doganali che il governo israeliano raccoglie ogni mese per conto dei palestinesi. Abu Mazen ha dichiarato di aver restituito i soldi perché Israele ha trattenuto un terzo dei fondi per coprire i debiti palestinesi e ha minacciato di portare il governo israeliano di fronte alla Corte penale internazionale se non restituirà la cifra totale (secondo i palestinesi circa 450 milioni di dollari).

Il denaro serve al governo palestinese per pagare i dipendenti pubblici e i servizi per la popolazione dei territori occupati. Israele aveva congelato il trasferimento del denaro a gennaio per protestare proprio contro la richiesta della Palestina di aderire alla Corte penale internazionale, ma in seguito aveva fatto in parte marcia indietro.

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