Sei domande e risposte sull’immigrazione
Secondo la marina militare italiana e la guardia costiera, sono stati soccorsi 6.771 migranti negli ultimi tre giorni a nord delle coste libiche. I trafficanti stanno approfittando delle condizioni del mare e dei venti che sono calmi per far partire dalla Libia decine d’imbarcazioni, nella maggior parte dei casi si tratta di gommoni o vecchi pescherecci. Ecco sei domande frequenti sull’immigrazione dal Nordafrica all’Italia.
- Quanto dista l’Italia dalla Libia? La Libia dista dall’Italia circa duecento chilometri, meno di un giorno di navigazione.
- Quanto costa arrivare in Italia dalla Libia? Un rapporto del 2013 dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) ha stimato che arrivare in Libia dall’Africa occidentale può costare da duecento a mille dollari, mentre dai mille ai seimila dollari se si parte dal Corno d’Africa. Il transito dalla Libia all’Italia costa dai 200 ai duemila dollari. Il costo varia a seconda delle imbarcazioni. Il viaggio più economico è nella stiva di un peschereccio o su un gommone gonfiabile, mentre costa di più viaggiare sul ponte di un peschereccio.
- Come funziona il viaggio? I migranti vengono fatti salire a bordo di piccole imbarcazioni, poi una volta a largo vengono trasbordati in un’imbarcazione più grande. Quando sono arrivati nei pressi del confine delle acque libiche con quelle italiane o maltesi mandano un messaggio di sos attraverso un telefono satellitare, nella speranza di essere intercettati dalle guardie costiere, dai mezzi di Frontex o dai mercantili che navigano nella zona.
- Da dove vengono i migranti? La maggior parte dei migranti in questo momento viene dall’Africa occidentale, dal Corno d’Africa e dalla Siria (dal 2013). Nel 2014, secondo l’Unhcr, il 31 per cento dei migranti arrivati era siriano, il 18 per cento era eritreo. Quest’anno la maggior parte dei migranti arrivati in Italia proviene dal Gambia, dal Senegal e dalla Somalia.
- Dove vanno i migranti? La maggior parte dei migranti entra in Europa attraverso i confini italiani, greci, spagnoli o maltesi. Ma la destinazione finale sono spesso i paesi del Nordeuropa: nel 2014 la Germania è il paese che ha concesso più volte l’asilo con 41mila richieste approvate, seguita dalla Svezia con 31mila richieste approvate.
- Perché il viaggio attraverso il Mediterraneo è così pericoloso? Secondo l’Unhcr, nel 2015 sono arrivati in Italia 26.165 migranti, nel viaggio sono morte circa 1.700 persone. Lo scorso anno su un totale di 26.644 migranti arrivati nei primi quattro mesi qdell’anno, si stima che ne siano morti 96. Il viaggio è pericoloso perché le imbarcazioni che vengono usate sono vecchie e poco sicure, spesso vengono caricate oltre misura. Gli equipaggi abbandonano i migranti in mare e affidano il comando a uno dei passeggeri. Inoltre l’operazione Mare nostrum, decisa dal governo italiano nel 2013, aveva aiutato a soccorrere i migranti in difficoltà nel Mediterraneo. Dall’ottobre del 2013 all’ottobre del 2014 i mezzi della marina militare italiana coinvolti nell’operazione hanno soccorso 140mila persone.