I taliban rivendicano l’attentato a Kabul
I taliban hanno rivendicato l’attacco all’hotel di Kabul, nel quale sono morte almeno quattordici persone, tra cui un italiano e altri cittadini statunitensi e indiani. Si tratta di uno degli attacchi più violenti degli ultimi tempi. Gli attentatori hanno colpito il ristorante del Park Palace hotel nella capitale afgana che stava ospitando un ricevimento, in occasione del concerto del cantante indiano Altaf Hussein.
Il portavoce dei taliban che ha rivendicato la responsabilità dell’azione ha dichiarato in una email, inviata ai mezzi d’informazione, che il gruppo ha preso di mira quell’hotel proprio per la presenza di cittadini stranieri, tra cui cittadini statunitensi. Secondo quanto ha riferito il portavoce, l’attentatore coinvolto sarebbe uno solo, armato di un kalashnikov, e non tre come aveva detto il governo afgano. Ma non si hanno conferme ufficiali.
Le forze di sicurezza di Kabul hanno detto che gli attentatori sono stati uccisi in un combattimento con la polizia. L’attacco è iniziato alle 20.30 (ora locale, le 22.30 in Italia). Il ministero degli esteri italiano ha confermato che c’è un italiano tra le vittime, anche l’ambasciata degli Stati Uniti ha dichiarato che tra i morti ci sono alcuni cittadini statunitensi. E l’ambasciatore indiano a Kabul ha confermato la presenza di almeno quattro indiani. Dopo l’assedio, 54 persone che erano state prese in ostaggio sono state liberate.