L’alibi dell’uomo accusato per la strage al museo del Bardo di Tunisi
Secondo alcuni parlamentari italiani e secondo quanto ricostruito da alcuni giornali, Abdelmajid Touil, il cittadino marocchino arrestato il 20 maggio a Gaggiano, in Italia, avrebbe un alibi. Touil è accusato di aver partecipato all’organizzazione dell’attentato al museo del Bardo di Tunisi, il 18 marzo, in cui sono morte 24 persone. Ma secondo quanto ricostruito dai giornali italiani, Touil avrebbe frequentato in quei giorni le lezioni di una scuola di italiano per stranieri a Trezzano sul Naviglio, in provincia di Milano. La sua presenza risulterebbe dal registro di classe, che è stato acquisito dagli inquirenti. Questa versione è stata confermata dalla maestra della scuola e dal sindaco di Trezzano.
Secondo la madre, Abdelmajid Touil non sarebbe mai ripartito dall’Italia, dopo aver ricevuto il foglio di via al suo arrivo nel paese il 17 febbraio del 2015. Touil si sarebbe trasferito in Lombardia con la sua famiglia, residente in Italia.
La madre di Touil, che vive in Italia dal 2006 e lavora con un regolare permesso di soggiorno, assicura che il figlio è rimasto in Italia da febbraio e non è più tornato in Marocco, né in Tunisia. Abdelmajid Touil è ora in carcere a San Vittore e il 22 maggio si terrà l’udienza per la sua identificazione ufficiale.