Proseguono i bombardamenti della coalizione guidata dall’Arabia Saudita nello Yemen, dove ci sono state 80 vittime in tutto il paese. Si è trattato di uno dei giorni più sanguinosi dall’inizio della guerra. Sono almeno 43 le persone uccise nei raid aerei sulla capitale Sanaa. Alcuni degli obiettivi dei caccia della coalizione sono stati il quartier generale delle forze speciali dei ribelli houthi e un deposito di armi nella periferia di Sanaa.
I colloqui di pace, voluti dalle Nazioni Unite, per porre fine al conflitto nello Yemen, previsti per il 28 maggio a Ginevra, sono stati posticipati e non è stata indicata ancora una data. La situazione umanitaria è critica nel paese: i profughi sono 545mila, mentre i beni di prima necessità come cibo, acqua, elettricità e carburante sono sempre più scarsi. Secondo le Nazioni Uniti, circa 8,6 milioni le persone hanno bisogno di assistenza sanitaria e di aiuti umanitari nel paese.
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