Le organizzazioni umanitarie non sono gradite ai Giochi europei di Baku
Nove miliardi di dollari spesi in accoglienza e infrastrutture; diciotto siti di gara costruiti in due anni per venti discipline sportive; seimila atleti in gara. I Giochi europei che si aprono oggi a Baku, in Azerbaigian, sono una vetrina internazionale irrinunciabile per il presidente Ilham Heydar Oglu Aliyev. Che per non perdere la sua occasione ha deciso di usare il pugno di ferro contro ogni critica.
- Emma Hughes, un’attivista per i diritti umani britannica, che aveva criticato il ruolo dell’azienda petrolifera Bp in Azerbaigian, è stata respinta all’aeroporto di Baku nonostante fosse accreditata per seguire i Giochi. Precedentemente era stata rifiutata la richiesta di accredito del giornalista Owen Gibson, che aveva realizzato un reportage sulla corruzione nel paese e la repressione dell’opposizione.
- Ad Amnesty international è stato impedito l’ingresso nel paese alla vigilia dell’inaugurazione. Secondo l’organizzazione umanitaria, nel paese ci sono almeno venti prigionieri di coscienza.
- In precedenza erano stati arrestati la giornalista investigativa Khadija Ismailova, premiata per le sue inchieste sulla corruzione, e l’avvocato Intigam Aliev, che aveva portato più di trecento casi di violazioni dei diritti umani davanti alla Corte europea di Strasburgo.