Atene cede su pensioni e iva per ricevere gli aiuti
Il primo ministro greco Alexis Tsipras ha presentato ai leader dell’Unione europea un nuovo piano di riforme che si impegna ad approvare se i partner comunitari, in cambio, gli verseranno i 7,2 miliardi di aiuti accordati nel 2012, che gli permetterebbero di rispettare i pagamenti in scadenza e lo salverebbero dall’insolvenza. Il documento viene definito “ragionevole” da alcuni funzionari dell’Unione europea sentiti da Reuters e ha fatto tornare l’ottimismo ai leaders europei e nei mercati.
Il testo è segreto, ma le fonti consultate dalle agenzie Reuters e Bloomberg permettono di tracciare un riassunto di quanto contiene. Ci sarebbero soprattutto le due rassicurazioni che i creditori esigevano: tagli alle pensioni e aumenti dell’Iva.
Atene si impegna ad alzare gradualmente a 67 anni l’età in cui i greci vanno in pensione e ridurrà dal 2016 le possibilità di pensionamento anticipato. L’aliquota dell’iva sarebbe generalmente fissata a 23 per cento, passando al 13 per cento su energia e alimenti di base e al 6 per cento soltanto su medicinali e libri.
Anche non si dovesse arrivare oggi a un’intesa, si tratterebbe comunque di un importante passo in avanti nel negoziato che si trascina da oltre quattro mesi. Quest’ultima proposta del governo greco è arrivata dopo mesi di trattative inconcludenti e alla fine di una settimana in cui sono falliti tutti i vertici convocati sulla situazione economica del paese. E soprattutto, è arrivata quando mancano appena otto giorni al 30 giugno, giorno in cui il Fondo monetario internazionale aspetta da Atene quasi 1,6 miliardi di euro.