×

Fornisci il consenso ai cookie

Internazionale usa i cookie per mostrare alcuni contenuti esterni e proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso, consulta questa pagina.

I migranti sono trattati come merce, ha denunciato il papa a Torino

Papa Francesco ha cominciato la sua visita pastorale, in occasione dell’ostensione della sindone e del bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco. La prima tappa della visita, che si concluderà il 22 giugno, è stata un incontro con il mondo del lavoro

Altri 1 aggiornamenti

Cos’è la chiesa valdese e perché il papa ha chiesto perdono

Papa Francesco con il moderatore valdese Eugenio Bernardini nel tempio di Torino, il 22 giugno 2015.

Papa Francesco ha visitato lunedì mattina il tempio valdese di Torino durante la sua seconda giornata nel capoluogo piemontese.

È il primo papa a entrare in un luogo di culto riformato e durante la cerimonia ha detto: “Purtroppo è successo e continua ad accadere che i fratelli non accettino la loro diversità e finiscano per farsi la guerra l’uno contro l’altro. Da parte della chiesa cattolica vi chiedo perdono per gli atteggiamenti e i comportamenti non cristiani, persino non umani che, nella storia, abbiamo avuto contro di voi”.

  • La chiesa evangelica valdese è una chiesa cristiana riformata, cioè ispirata alle riforme protestanti del cinquecento. Nel 1975 si è unita alla chiesa metodista italiana, dando vita all’Unione delle chiese metodiste e valdesi.
  • La chiesa valdese prende il nome da un mercante di Lione, Valdo (1140-1206), che decise di vivere l’esperienza cristiana seguendo l’esempio della comunità degli apostoli: venduti i suoi beni, viveva di elemosina senza abbandonare la fedeltà al papa. Il suo movimento, i Poveri di Lione, fu scomunicato ed espulso dalla città alla fine del 1184, nell’ambito della lotta ai movimenti eretici.
  • In seguito alle persecuzioni del 1208 nel sud della Francia, sotto Innocenzo III, i valdesi si ritirarono nell’Italia settentrionale, so­prattutto nelle valli occidentali del Piemonte come la Val Pellice, la Val Chisone e la Valle Germanasca.
  • Quando in Europa si diffuse la Riforma protestante i valdesi vi aderirono, nel 1532, organizzandosi in comunità alternative a quella di Roma, con predicatori locali per il culto e la celebrazione dei sacramenti.
  • Nel seicento il ducato di Savoia attuò una progressiva riduzione delle libertà della comunità valdese, che fu costretta a ritirarsi sempre più sulle montagne e a subire una cattolicizzazione forzata. Editti successivi ridussero via via le libertà dei valdesi, fino all’editto del 15 maggio 1650 con cui i valdesi furono minacciati di morte e di confisca dei beni se non fossero tornati alla chiesa roma­na.
  • Nel 1655, con il pretesto dell’uccisione di un sacerdote cattolico a Torre Pellice, le truppe di casa Savoia intimarono ai valdesi di lasciare le loro terre. Al rifiuto della popolazione seguì l’intervento militare: il bilancio finale, secondo un documento valdese del 1656, fu di 1.712 morti. Inoltre, almeno 148 bambini furono portati via e affidati a famiglie cattoliche. I valdesi riottennero il diritto ad abitare le valli solo grazie all’intervento diplomatico di Francia e Svizzera.
  • I valdesi hanno ottenuto i diritti civili nel 1848, con re Carlo Alberto.
  • La chiesa valdese ha una popolazione complessiva in Italia di circa 25mila fedeli, alcune comunità di lingua italiana nelle maggiori città della Svizzera e circa 13mila fedeli tra Argentina e Uruguay.
  • Oggi i valdesi sono diffusi soprattutto in Piemonte, dove contano 41 chiese (sono 120 in tutta Italia) e hanno il loro centro a Torre Pellice, in provincia di Torino.
  • L’assemblea legislativa della chiesa valdese è il Sinodo, composto da tutti i pastori e da altrettanti esponenti laici eletti dalle chiese. L’autorità rappresentativa e amministrativa è la Tavola, eletta dal Sinodo. È composta di un presidente che ha il titolo di moderatore, da vari pastori e da alcuni membri laici. Alla guida di ogni singola parrocchia c’è il pastore assistito dagli anziani e dai diaconi.
  • Negli ultimi anni si è sviluppato un dialogo ecumenico con la chiesa cattolica, il cui risultato più concreto è stata l’intesa sui matrimoni misti negli anni novanta.
pubblicità